Le energie rinnovabili rappresentano un’alternativa valida per risparmiare sui costi delle bollette di luce e gas e, con la crisi energetica in atto e l’inverno alle porte, in molti si stanno dotando di pannelli solari. Il fotovoltaico Plug & Play è in molti casi l’alternativa semplice per chi vuole fare in fretta senza troppi fastidi, perché è una soluzione già pronta all’uso.
Si tratta infatti di un piccolo impianto fotovoltaico che trasferisce l’energia ricavata dai raggi solari semplicemente collegandolo alla spina della corrente di casa.
Vediamo in dettaglio come funziona il fotovoltaico Plug and Play, quali sono le differenze rispetto a un classico sistema a pannelli solari e quanto è possibile risparmiare sui costi della bolletta.
Fotovoltaico Plug & Play: come funziona?
Il fotovoltaico Plug and Play si presta ad essere installato pressoché in qualsiasi abitazione, anche in città e in condominio, trattandosi di un impianto solare di dimensioni ridotte, portatile, che può essere installato anche come fotovoltaico da balcone o sulle finestre, se non si dispone di un giardino. Per ottenere il massimo rendimento è bene collocarlo il più possibile con esposizione a sud.
Il termine “Plug and Play” (che significa “Collega e Usa”) sta ad indicare il fatto che, per produrre energia con questi micro-pannelli fotovoltaici, basta inserire la spina all’interno dell’impianto elettrico domestico per avere subito disponibile l’energia prodotta.
Come è fatto un pannello Plug and Play?
Tipicamente, un pannello fotovoltaico Plug and Play è formato da:
- modulo fotovoltaico con potenza attiva nominale intorno ai 350 W;
- micro inverter per convertire la corrente prodotta in quella compatibile con l’impianto domestico;
- telaio di supporto e staffe di fissaggio.
Installazione Fotovoltaico Plug & Play: cosa dice la legge?
Le regole per l’installazione di impianti di potenza inferiore a 800 W, come i pannelli fotovoltaici da balcone compresi quelli Plug & Play, sono stabilite dall’ARERA (Autorità per l’energia elettrica):
- bisogna inviare la Comunicazione Unica (utilizzando il Modello “Comunicazione Unica per impianti di produzione di potenza inferiore a 800 W” – Allegato 1 al provvedimento ARERA) al distributore di zona, che costituisce titolo abilitante per la connessione e l’attivazione dell’impianto (ricevuta la quale, il gestore ha 10 giorni per eventuali interventi sul contatore o comunicare l’iscrizione al sistema nazionale degli impianti di produzione di energia);
- per installazione in condominio è necessario dare notifica all’amministratore ed eventualmente attendere l’autorizzazione dell’assemblea;
- vista la potenza ridotta non servono altre autorizzazioni, nel rispetto delle norme urbanistiche e del decoro architettonico dello stabile.
N.B: il consumatore deve rinunciare a qualsiasi pretesa di remunerazione dell’energia prodotta in surplus e immessa in rete.
Quanto si risparmia con un impianto Plug & Play?
Il potenziale risparmio sulla bollette elettrica generato dagli impianti solari Plug and Play può arrivare al 20% installando due pannelli da 350-400 W (bisogna rimanere sotto la soglia degli 800 W) orientati a sud, producendo con ciascuno fino a 450 kWh di energia elettrica in un anno. Di questi, circa 150 kWh servirà per l’autoconsumo e la restante quota sarà immessa in rete (senza remunerazione). Secondo le stime di Altroconsumo, il risparmio attuale in bolletta si aggirerebbe sui 96 euro a bolletta.
=> Autoconsumo fotovoltaico: come funziona e quanto si risparmia
Quali i vantaggi degli impianti portatili?
Riassumendo, i vantaggi di un pannello fotovoltaico Plug and Play sono:
- installazione semplice;
- burocrazia ridotta (basta la sola comunicazione al gestore ed eventualmente del condominio e/o del Comune in caso di vincoli architettonici o paesaggistici);
- risparmi fino al 20% sulla bolletta elettrica.
Quanto costa un impianto fotovoltaico Plug & Play?
I pannelli solari Plug & Play hanno un costo di circa 400-500 euro. Ovviamente il prezzo cambia a seconda della potenza e di eventuali accessori. Si tratta di dispositivi di facile installazione ma, se non si vuole procedere da soli, si deve aggiungere il costo del tecnico esperto, che di solito si aggira sui 100 euro.
Esempi e costi di Kit fotovoltaici Plug & Play?
Sul mercato si trovano diversi modelli di pannelli fotovoltaici plug & play pronti da comprare e attaccare alla spina di casa. Il prezzo medio è quasi sempre lo stesso, con alcune offerte in caso di sconto in fattura. Ecco alcuni esempi di kit fotovoltaici:
- IperSolar propone un kit fotovoltaico Plug and Play da 800W al costo di 830 euro e promette fino a 550kWh di energia prodotta in un anno (-16% in bolletta)%;
- Enel X Sun Plug&Play – Fotovoltaico da balcone con ringhiera da 340 W ha un costo di 324,50 € in caso di sconto in fattura del 50% (attualmente però è esaurito e bisogna aspettare che l’azienda sblocchi i nuovi ordini);
- Mrwatt propone un kit fotovoltaico 800W Plug and Play di Mrwatt ha un costo di 899 euro (sui quali poi applicare lo sconto fiscale del 50%), mentre il Kit fotovoltaico solare da 375W costa 450 euro.
In quanto tempo si ammortizza la spesa?
Visti i risparmi in bolletta che è possibile ottenere e il costo medio degli impianti fotovoltaici Plug & Play, per ammortizzare l’investimento ci vogliono intorno ai 4-5 anni. Considerando che, in media, questi pannelli fotovoltaici durano 15/25 anni si hanno poi davanti 10-20 anni di risparmi puri.
Ci sono agevolazioni fiscali per impianti Plug & Play?
Sì. La spesa sostenuta per gli impianti solari Plug & Play gode di detrazione IRPEF al 50%. Il rimborso deve essere richiesto in fase di dichiarazione dei redditi e viene rimborsato in dieci quote annuali di pari importo. L’accesso agli incentivi fiscali dimezza, di fatto, i tempi per ritornare dell’investimento fatto, portando ad ottenere interessanti risparmi in bolletta già nel giro di un paio di anni.
credits: Fotovoltaico Plug and Play: cos’è e quanto si risparmia con pannelli (pmi.it)