Si parla molto di detrazioni fiscali in ambito edilizio, pensa ai super bonus 110% e alle altre agevolazioni similari.
Molto meno ci si riferisce alla detrazione della parcella dell’architetto per la ristrutturazione e i bonus casa. Come funziona, cosa è bene sapere, perché è fondamentale affidarsi ad un professionista serio?

In questo articolo rispondo a tutti questi tuoi quesiti e ad altri inerenti all’argomento. Inoltre, non perderti le innumerevoli guide sul blog dedicate ai bonus e super bonus.

Detrarre la parcella dell’architetto con i bonus casa, è possibile?

Certo che sì. La parcella dell’architetto coinvolto nei lavori di ristrutturazione svolti con il bonus si può detrarre con le aliquote corrispondenti.

Ad affermarlo è la stessa Agenzia delle Entrate che, vedo anche la risoluzione n. 229/E/2009, gli onorari riguardanti le spese tecniche dei professionisti coinvolti nel recupero abitativo sono del tutto detraibili.

Sono detraibili tutte le prestazioni professionali connesse all’intervento edilizio quindi anche la parcella del geometra e non solo quella dell’architetto o dell’ingegnere. Lo stesso vale per l’onorario del geologo, e così via.

Detrazione della parcella dell’architetto per la ristrutturazione

Entriamo ancora più nel vivo della questione. Qui un elenco delle spese detraibili al 50% riguardanti le opere edilizie per la ristrutturazione casa.
  • Tutte le spese riguardanti la progettazione e le relative prestazioni professionali interconnesse, (come quelle delle parcelle dei professionisti citati sopra);
  • tutte le prestazioni richieste per il tipo di intervento, quindi il muratore, l’idraulico, il vetraio, il piastrellista, ecc.;
  • tutte le spese per la messa a norma degli impianti dell’abitazione, ai sensi del Decreto Ministeriale 37/2008, (si tratta dell’ex legge 46/90 sugli impianti elettrici e la legge 1083/71 sugli impianti a metano);
  • tutte le spese riguardanti il compenso corrisposto per la relazione di conformità dei lavori;
  • tutte le spese per l’esecuzione delle perizie e dei sopralluoghi.
È chiaro che la parcella dell’architetto risulta detraibile e con lei anche le spese a lui corrisposte e riguardanti:
  • la progettazione;
  • la direzione lavori;
  • i sopralluoghi;
  • la presentazione delle pratiche burocratiche necessarie, anche quelle legate agli stessi bonus edilizi utilizzati;
  • la compilazione delle certificazioni attestanti la conformità degli impianti installati, della messa in regola di quelli esistenti.
E se l’architetto ingaggiato tentenna o afferma che il suo onorario non è detraibile?
Beh, un professionista serio e abile sa benissimo che le spese per il suo onorario sono detraibili al 50%.

Tieni conto che tutte queste specifiche vanno trattate e pianificate fin dall’inizio, già in fase di preventivo potremmo affermare. Al contrario potresti trovare poi un architetto, o un professionista, che decide di farti detrarre fiscalmente in maniera non idonea.

Di seguito qualche esempio pratico di spese detraibili al 50% comprensive di intervento del professionista.

  • Se vuoi ridistribuire le aree indoor del tuo appartamento, comprese eventuali opere strutturali, modifiche delle aperture, sappi che sono tutte opere edilizie detraibili al 50% e il relativo intervento del professionista, ingegnere e/o architetto, è anch’esso detraibili al 50%.
  • L’installazione di cappotti coibentanti, la sostituzione degli impianti al fine di guadagnare qualche classe energetica sono spese detraibili al 50% o meglio ancora al 65% a patto che si rientri nei minimi delle prestazione prescritte. E, come visto sopra, anche tutte le prestazioni tecnico-professionali relative rientrano nella detrazione al 50 o 65%. Nota bene però che se detrai al 50% per la ristrutturazione edilizia, le stesse spese, non potranno essere detratte per gli interventi di miglioramento energetico, e viceversa.
N. B. Parliamo ora di IVA. Le opere edili hanno IVA agevolata al 10%, le attività professionali hanno aliquota IVA del 22%. Tutte el attività legate al miglioramento delle classi energetiche, come le perizie e le pratiche ENEA, per legge hanno detrazione pari al 65%. Lo stesso vale per i lavori necessari al raggiungimento della classe predefinita a progetto. Anche in questi casi l’IVA da applicare alle parcelle dei professionisti è del 22% e viene ridotta al 10% quella applicabile alle opere edili.

Superbonus 110: è possibile detrarre la parcella architetto?

Mediante il superbonus la tua casa guadagnerà delle classi energetiche e qui la presenza ed il lavoro dell’architetto, o del professionista incaricato e abilitato, è fondamentale.

Non solo, oltre ai normali adempimenti tecnici per il conseguimento del titolo abilitativo necessario, la consulenza dell’architetto o di un altro professionista abilitato è indispensabile per la redazione della documentazione specifica con conseguente parcella professionale superbonus.

Per esempio per:

  • l’asseverazione che attesta la conformità degli interventi ai fini dei requisiti tecnici richiesti;
  • l’attestato per la prestazione energetica relativo agli interventi in essere;
  • la scheda informativa riguardante gli interventi realizzati, che andrà redatta seguendo lo schema specificato nel decreto attuativo, in particolare negli allegati E o F;
  • la comunicazione di fine lavori all’ENEA riguardante il completamente dei lavori, entro 90 giorni dalla chiusura del cantiere.
Alcune voci citate potrai sbrigarle anche da solo, in autonomia. Ma qualora tu ti affidassi ad un architetto, un commercialista o ad un CAF allora tali spese prestazionali le potrai detrarre.

Sismabonus: è possibile detrarre la parcella architetto?

Tra i bonus oggi vigenti c’è anche il sisma bonus. Per goderne serve la relazione di asseverazione del passaggio a una o due classi di rischio sismico inferiori, documentazione che solo il professionista, l’architetto o l’ingegnere, può redigere per te.

Tale incaricato dovrà eseguire la diagnosi sismica, un procedimento specifico e imprescindibile che rientra tra le prestazioni professionali detraibili. Ovviamente tali prestazioni potranno essere detratte solo a seguito dell’esecuzione delle opere di miglioramento sismico dell’edificio.

Verifica tutti i dettagli del sismabonus direttamente sul sito dell’Agenzia delle Entrate.

Bonus mobili: è possibile detrarre la parcella architetto?

Discorso diverso per il bonus mobili ed eventuale intervento di un architetto degli interni.

Secondo l’Agenzia delle Entrate rientrano nelle spese detraibili quelle relative all’acquisto del mobilio. Non viene menzionato l’intervento progettuale o di consulenza di un professionista, di un interior designer o di un architetto per esempio.

Quindi la parcella sarà totalmente a tuo carico. Ma c’è una buona notizia, spesso per risparmiare sulla consulenza di un bravo professionista potrai scegliere le moderne formule di assistenza online, oppure affidarti ai professionisti in loco nei negozi e showroom d’arredamento sparsi in tutta Italia.
In questo caso l’assistenza sul posto è gratuita.

Bonus verde: è possibile detrarre la parcella architetto?

Anche le prestazioni professionali legate ad interventi che coinvolgono il bonus verde sono detraibili. Questo architetto svolgerà non solo opere progettuali ma anche sopralluoghi e verifiche dello stato dei luoghi.

Per esempio potrebbe mettere a preventivo:

  • la valutazione microclimatica e ambientale del posto;
  • • un’analisi accurata del terreno;
  • • delle indagini fitoiatriche e fito-statiche riguardanti la vegetazione autoctona e quella eventualmente presente in loco;
  • • la progettazione degli spazi outdoor.

Adempimenti necessari per detrarre la parcella architetto

Siamo arrivati in fondo alla guida sulla detrazione della parcella dell’architetto all’interno dei lavori svolti con bonus e agevolazioni fiscali vigenti.

Per poter detrarre la parcella dell’architetto, e come visto pure di altri professionisti, dovrai:

  • seguire le indicazioni specifiche dell’Agenzia delle Entrate;
  • effettuare i pagamenti mediante il cosiddetto bonifico parlante, sul quale la banca o l’ufficio postale applica una ritenuta pari all’8%.
Conserva tutte le fatture e i dati relativi al pagamento: l’Agenzia delle Entrate potrebbe voler fare controlli, a campione o meno. Il pagamento del professionista, come visto, non può essere effettuato con altri metodi diversi dal bonifico parlante.
credits: https://www.filippocoltro.it/detrazione-parcella-architetto-ristrutturazione.htm