L’affittuario può usufruire di diversi contributi a sostegno per la casa, in base al reddito annuo familiare. L’accesso al bonus affitto può avvenire attraverso il bando comunale o con la detrazione IRPEF. Aggiornamenti.
Il contributo affitto 2020, conosciuto anche come bonus affitto è una misura di sostegno a supporto delle spese per la casa. La forma più usuale di bonus affitto è quella disposta dai Comuni che attraverso l’emanazione di un apposito bando, devolvono un contributo a favore dei cittadini affittuari di un appartamento con un regolare contratto di locazione, con un reddito ISEE che rientri in un limite minimo.
Resta da considerare che i titolari di Reddito di cittadinanza, percepiscono l’assegno che comprende una parte di sussidio per le spese di locazione, oltre ai bonus luce, gas, acqua e così via. Inoltre, i contribuenti possono usufruire delle detrazioni IRPEF, ammortizzando le spese affittuarie nel caso in cui il reddito rientri in determinati parametri.
Contributo affitto 2020: il bando del Comune, requisiti e domanda
L’articolo 11 della Legge n. 431 del 9/12/1998 “disciplina le locazioni e il rilascio degli immobili adibiti ad uso abitativo”. In virtù delle disposizioni inserite nella medesima legge, ogni anno viene indicato nella Legge di Bilancio la risorsa da destinare al Fondo per il sostegno delle abitazioni in locazione. Si tratta di una dotazione che viene spartita tra Regioni e Comuni.
La legge di Bilancio 2020 ha disposto una dotazione pari a circa 50 milioni di euro, destinata al Fondo per il sostegno delle abitazioni in locazione.
In sostanza, per accedere al bonus affitto bisogna aderire al bando che dovrà essere emanato dal Comune di residenza. Quindi, il Comune aspetta di ricevere le risorse dal Fondo, per distribuirle agli affittuari in possesso dei requisiti dietro domanda.
L’affittuario per partecipare al bando deve all’atto della domanda possedere determinati requisiti. Ma, per conoscere i requisiti completi inseriti nel bando bisogna aspettare la pubblicazione dello stesso. Tuttavia sommariamente le linee guide adottate dai vari enti seguono dei criteri base, quali:
- cittadinanza italiana, comunitaria o non comunitaria;
- residenza nel comune dove è in vigore il bando;
- possesso del contratto di locazione ad uso abitativo, registrato all’Agenzia delle Entrate, e residenza regolare nell’abitazione;
- canone di affitto versato regolarmente;
- reddito ISEE che rientri nel limite imposto dal bando del Comune;
- non essere intestatari di altre misure di sostegno di affitto devolute da altri enti come Regione o fondazioni ecc.;
- non essere titolari di assegnazione di appartamento di edilizia residenziale agevolata, né tanto meno proprietari d’immobili o usufrutto, la norma riguarda tutto il nucleo familiare.
Per la quantificazione dell’importo del bonus affitto, è necessario attendere le disposizioni inserite nel bando, il quale verrà regolarmente pubblicato dai vari enti con l’indicazione di tutti i parametri.
Contributo affitto 2020: Reddito di cittadinanza il bonus per la casa
I titolari del Reddito di cittadinanza riscuotono un assegno ogni mese il cui importo contiene una parte di sussidio destinato per l’affitto, nello specifico l’importo si compone di:
- una parte di supplemento al reddito, fino a 500 euro a favore dei nuclei familiari formati da un solo soggetto;
- una porzione di sussidio come contributo per l’affitto, elargita fino a un massimo di 280 euro a favore dei nuclei familiari formato da un solo soggetto.
I percettori del Reddito di cittadinanza accedono anche ai bonus sociali come luce, gas, acqua e così via.
Contributo affitto 2020: detrazioni Irpef
I contribuenti, nonché affittuari intestatari di regolare contratto di locazione ad uso abitativo principale, possono richiedere il rimborso Irpef in virtù di specifiche condizioni e limiti reddituali.
I benefici mutano anche in relazione alla data anagrafica (fino a 30 anni) dei soggetti affittuari. Ad esempio, chi rientra in un’età anagrafica tra i 20 e i 30 anni con un reddito totale che non superi i 15.493,71 euro, può ricevere una detrazione Irpef sul canone di affitto pari a 991,60 euro.
Anche per gli studenti fuori sede, ossia Università che disti circa 100 km dal Comune dove è presente la residenza effettiva, se detentori di un contratto di locazione regolarmente registrato possono beneficiare di una detrazione del 19% sulla spesa supportata nella soglia di 2.633 euro.