La cedolare secca sugli affitti si paga entro la scadenza delle imposte sui redditi e il 30 giugno 2023 è il termine di saldo e primo acconto. Le istruzioni su come eseguire il versamento utilizzando il modello F24
Si paga entro le stesse scadenze della generalità delle imposte sui redditi e mediante il modello F24: la cedolare secca è uno degli adempimenti in calendario nel mese di giugno 2023.
Così come previsto per l’IRPEF, la cedolare secca si versa in saldo e in acconto. Entro la scadenza del 30 giugno sarà necessario eseguire il pagamento del saldo relativo al 2022 e del primo acconto dell’anno in corso, mentre per il secondo acconto il termine di versamento è fissato a novembre.
Le modalità di pagamento non cambiano: è possibile rateizzare le somme dovute e spalmare quindi su più mensilità l’importo del saldo e del primo acconto della cedolare secca, così come è possibile optare per il differimento al 31 luglio, previa maggiorazione dello 0,40 per cento.
Cedolare secca, scadenza saldo e primo acconto il 30 giugno 2023: come pagare
La cedolare secca è l’imposta sostitutiva IRPEF applicata, in caso di opzione, ai redditi da locazione.
Ai fini del pagamento le regole da seguire sono le stesse previste per l’IRPEF, sia sul fronte delle scadenze che in merito alle modalità di versamento.
La cedolare secca si paga quindi in acconto e saldo, e la prima scadenza da tenere a mente è quella del 30 giugno 2023, termine relativo al pagamento del saldo 2022 e del primo acconto 2023.
A partire dal 2021 la misura dell’acconto dovuta è pari al 100 per cento dell’imposta dovuta per l’anno precedente. Nulla è dovuto nel primo anno di esercizio dell’opzione per la cedolare secca, considerando che ai fini del calcolo manca la base imponibile di riferimento, ossia l’imposta dovuta per il periodo d’imposta precedente.
Sempre sul fronte dell’acconto, ulteriori regole sono previste in relazione all’importo dovuto. Se per l’anno precedente supera i 51,65 euro, il pagamento si effettua seguendo le seguenti scadenze:
- 30 novembre, se l’importo dovuto è inferiore a 257,52 euro;
- se l’importo dovuto supera i 257,52 euro, la cedolare secca si paga in sue rate:
- la prima, pari al 40 per cento dell’acconto complessivamente dovuto, entro il 30 giugno
- la seconda, il restante 60 per cento, entro il 30 novembre.
Le rate di acconto sono pari al 50 per cento dell’importo per i contribuenti contestualmente titolari di partita IVA e che esercitano attività per le quali sono approvati gli ISA, ad eccezione degli esclusi dall’ambito di applicazione degli indici, ossia chi ha aderito al regime forfettario, all’ex regime dei minimi e di chi determina il reddito con altri criteri forfettari.
Alla scadenza del primo acconto è necessario eseguire il versamento del saldo della cedolare secca dell’anno precedente.
Queste le regole generali per il pagamento dell’imposta sostitutiva che, al pari di quanto previsto per IRPEF e altre imposte sui redditi, può essere rateizzata o differita.
Cedolare secca, rateizzazione o differimento di saldo e primo acconto 2023
Come di consueto, i pagamenti delle imposte sui redditi, compresa la cedolare secca, possono essere differiti di trenta giorni previa maggiorazione delle somme da versare dello 0,40 per cento.
In tal caso la scadenza da rispettare è fissata al 31 luglio (il termine ordinario del 30 luglio cade di domenica ed è quindi soggetto a proroga automatica).
Saldo e primo acconto della cedolare secca possono essere versati anche mediante rateizzazione, in un massimo di sei quote da pagare entro il mese di novembre.
Due i calendari delle scadenze da tenere a mente, differenziati per non titolari e titolari di partita IVA.
Nello specifico, per i non titolari di partita IVA le scadenze in caso di rateizzazione di saldo e primo acconto 2023 sono le seguenti:
RATA | VERSAMENTO | INTERESSI % | VERSAMENTO (*) | INTERESSI % |
---|---|---|---|---|
1ª | 30 giugno | 0,00 | 31 luglio | 0,00 |
2ª | 31 luglio | 0,33 | 31 luglio | 0,00 |
3ª | 31 agosto | 0,66 | 31 agosto | 0,33 |
4ª | 2 ottobre | 0,99 | 2 ottobre | 0,66 |
5ª | 31 ottobre | 1,32 | 31 ottobre | 0,99 |
6ª | 30 novembre | 1,65 | 30 novembre | 1,32 |
(*) In questo caso l’importo da rateizzare deve essere preventivamente maggiorato dello 0,40 per cento.
Per i titolari di partita IVA il calendario delle scadenze è invece il seguente:
RATA | VERSAMENTO | INTERESSI % | VERSAMENTO (*) | INTERESSI % |
---|---|---|---|---|
1ª | 30 giugno | 0,00 | 31 luglio | 0,00 |
2ª | 17 luglio | 0,18 | 21 agosto | 0,18 |
3ª | 21 agosto | 0,51 | 18settembre | 0,51 |
4ª | 18 settembre | 0,84 | 16 ottobre | 0,84 |
5ª | 16 ottobre | 1,17 | 16 novembre | 1,17 |
6ª | 16 novembre | 1,50 |
(*) In questo caso l’importo da rateizzare deve essere preventivamente maggiorato dello 0,40 per cento.
In caso di rateizzazione delle imposte sui redditi in scadenza il 30 giugno 2023 è necessario aggiungere all’importo dovuto gli interessi del 4 per cento annuo, a partire dal giorno successivo alla scadenza della prima rata e fino a quella successiva.
Scadenza cedolare secca 2023, codice tributo F24 per saldo e primo acconto
I lavoratori dipendenti con sostituto d’imposta che hanno presentato il modello 730/2023 si vedranno addebitare le somme dovute a titolo di saldo e primo acconto della cedolare secca direttamente in busta paga.
In tutti gli altri casi e in caso di invio del modello Redditi, il versamento della cedolare secca dovrà essere effettuato mediante il modello F24 indicando il codice tributo:
- 1840: Cedolare secca locazioni – Acconto prima rata
- 1841: Cedolare secca locazioni – Acconto seconda rata o unica soluzione
- 1842: Cedolare secca locazioni – Saldo.
Nel modello F24 non bisognerà compilare il campo “rateazione/regione/prov/mese rif”.
Nel campo relativo all’anno di riferimento, bisognerà indicare l’anno d’imposta per cui si effettua il versamento (ad esempio, 2023).
L’importo versato dovrà essere indicato nel campo “importi a debito versati”.
credits: https://www.informazionefiscale.it/cedolare-secca-scadenza-saldo-acconto-2023